Zadrima
.........si trova in Albania come una piccola provincia del proprio tra Scutari e di Lezha, entrambe le città si trovano in una bella pianura, la maggior parte dei quali si trova accanto al Drin.ci sono fresche sorgenti ogni miglio lungo ai piedi delle alte montagne che la circondano , con piacevole vista a sud, est e nord. E è benedetta con bellissime colline e tumuli , .grandi fiumi, come il Drin, la Gomesigeia (Gomsiqja) e il Ghiadri (Gjadër), completo di tutti i tipi di grasso pesci, grandi e piccoli. Ci sono altri corsi d'acqua minori, troppo, piena di mulini ad acqua per macinare ogni tipo di grano. L'aria è estremamente pulita è, in generale, abbastanza di tutto il necessario per l'esistenza umana. In autunno e in inverno, questa regione è colpita dal vento del nord (Murrani)e in estate è colpita da una fresca brezza del sud (Shiroku)che il frosgia albanesi chiamate (freskia). venite per godere tutto questo .
.........si trova in Albania come una piccola provincia del proprio tra Scutari e di Lezha, entrambe le città si trovano in una bella pianura, la maggior parte dei quali si trova accanto al Drin.ci sono fresche sorgenti ogni miglio lungo ai piedi delle alte montagne che la circondano , con piacevole vista a sud, est e nord. E è benedetta con bellissime colline e tumuli , .grandi fiumi, come il Drin, la Gomesigeia (Gomsiqja) e il Ghiadri (Gjadër), completo di tutti i tipi di grasso pesci, grandi e piccoli. Ci sono altri corsi d'acqua minori, troppo, piena di mulini ad acqua per macinare ogni tipo di grano. L'aria è estremamente pulita è, in generale, abbastanza di tutto il necessario per l'esistenza umana. In autunno e in inverno, questa regione è colpita dal vento del nord (Murrani)e in estate è colpita da una fresca brezza del sud (Shiroku)che il frosgia albanesi chiamate (freskia). venite per godere tutto questo .
La Zadrima dal punto di vista geografico
La pianura della Zadrima, dal punto di vista geografico, è situata sul lato est della montagna di Kakarriq e delle colline di Berdice-Bushat-Barbullush fino al lato ovest della catena montagnosa di Hajmel. Essa confina con Lezha verso il sud, mentre a nord confina con il fiume Drin.
Dal punto di vista fisico-geografico, la pianura della Zadrima comprende l’area da Lezha a sud fino alla pianura di Guri i Zi e la pianura di Rrenx sulla riva destra del Drin.
La pendenza della pianura di Zadrima si verifica sia verso il nord (verso il Drin) sia verso l’ovest (verso il Drin, parte di Lezha). Verso est il suo rilievo subisce un rialzo.
Nella pianura della Zadrima da Pistull a Blinisht si eleva una catena di colline con altezza assoluta lieve (20-100 m). Nella riva destra di Drin, l’area della Zadrima prosegue con un altra pianura che viene chiamata con nomi diversi come la pianura di Gur i Zi, la pianura di Rrenx ed arriva fino ai villaggi con gli stessi nomi.
La pianura della Zadrima è molto fertile ed è conosciuta per la produzione di cereali, prodotti orto-frutticoli, tabacco.
La Zadrima e il progetto sulle piante medicinali
Testo tratto dal libro Zadrima, le piante e la tradizione. Ricerca-azione sulla tradizione delle usanze delle piante medicinali in Zadrima, di Marjeta Çela, edito dal COSPE - Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti e dal DAS - Dipartimento degli Affari Scoiali, Shkoder, 2002. Design di Juliana Sheldija.
Si ringrazia il COSPE di Firenze per la gentile concessione della possibilità di inserire il testo all''interno del sito de L''albero della salute.
L’attività di raccolta e d’essiccazione delle piante officinali è diffusa in Albania da tanto tempo.
La gente raccoglieva le piante officinali soprattutto per scopi curativi grazie alle splendide qualità che alcune piante presentavano. Durante il regime quest’attività ha assunto le caratteristiche di una vera attività commerciale.
La posizione geografica dell’Albania ha sempre permesso lo sviluppo di molte specie diverse i cui principi attivi potevano essere utilizzati per ricavare prodotti erboristici richiesti soprattutto all’estero. L’attività di raccolta, manipolazione e stoccaggio si realizzava nelle cooperative agricole statali, mentre nelle città venivano organizzati i punti di raccolta. Erano sempre le donne che gestivano le diverse fasi di raccolta e lavorazione aiutate nei periodi della raccolta da altri membri della famiglia, compresi i bambini. Questo accade ancora oggi.
Mentre nel passato tutto era centralizzato e organizzato dallo Stato, oggi quest’attività viene realizzata dalle singole donne o tra donne a livello familiare. Esiste un’importante rete di grossisti locali e internazionali che comprano le piante raccolte direttamente dalle donne ed essiccate in zone diverse della Zadrima. Molte specie richieste dal mercato in quantità considerevoli crescono in zone montagnose o nelle colline, lontano dai luoghi abitati e questo rende la raccolta delle piante non facile. In molti casi ci vogliono anche più di due ore per arrivare al posto di raccolta e la strada del ritorno è ancora più difficile se viene considerato il carico portato. Ogni donna può raccogliere 20-50 kg al giorno di piante fresche. Il Progetto Zadrima “Per l’autonomia economica e il miglioramento della qualità della vita delle donne rurali” finanziato dal DAS (Dipartimento degli Affari Sociali d’Italia) ha voluto sostenere e rafforzare questa attività di raccolta ed essiccazione delle piante medicinali.
Si é trattato di un progetto di 18 mesi, avviato nel 1998, che aveva come obiettivo il miglioramento della qualità della vita delle donne e la crescita della loro autonomia economica attraverso la promozione e il supporto delle attività economiche delle donne nella zona della Zadrima di cui fanno parte i tre comuni, Dajç, Blinisht e Bushat (Distretti di Lezhe e Shkodra – Nord Albania). Il Progetto era gestito dal COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti - Firenze) in collaborazione con GVC ( Gruppo dei Volontari Civili - Bologna), NEXUS-CGIL Emilia Romagna e come partner albanesi la Fondazione AFTD e l’associazione delle donne rurali LDDR. Per raggiungere l’obiettivo principale, il progetto aveva identificato diverse linee d’azione. Tra queste faceva parte anche il supporto all’attività di raccolta e di vendita delle piante officinali come una delle attività più rappresentative delle donne. Le piante officinali, che crescono spontaneamente nelle colline, non hanno mai subito un trattamento chimico e questo ha permesso di sostenere e promuovere questa attività all’interno del mercato biologico, completamente nuovo per la realtà albanese.
La scelta del mercato biologico rappresentava una nuova alternativa all’attività di raccolta e di essiccazione delle piante officinali che mirava alla protezione delle ricchezze floreali della zona attraverso la raccolta coordinata e pianificata nel tempo giusto e con i metodi adeguati e la salvaguardia dell’equilibrio ambientale della zona.
Il nostro lavoro preliminare con le donne di diversi villaggi (circa 24 all’inizio) e le ricerche quantitative e qualitative effettuate in collaborazione con le autorità comunali, ha interessato molto le donne e alla nostra proposta hanno risposto quattro gruppi di donne su base familiare in quattro diversi villaggi.
Si tratta dei villaggi di Troshan, Fishte, Krajen (comune di Blinisht, distretto di Lezha) e Mali i Jushit (comune di Bushat, distretto di Scutari).
La risposta è stata molto entusiasta se si considera che dai villaggi dei tre comuni, solo alcune presentavano le caratteristiche e l’interesse sufficiente per l’attività in questione.
Ogni gruppo di donne su base familiare ha consentito a mettere a disposizione un ambiente chiuso per l’essiccazione delle piante officinali e a prendere parte al ciclo d’incontri formativi e informativi sulle tecniche di raccolta e d’essiccazione secondo il metodo richiesto dal mercato del biologico. La formazione è stata realizzata da un tecnico italiano, produttore di piante officinali e tecnico di certificazione di prodotti biologici, e vi hanno preso parte sia alcuni specialisti locali sia i gruppi in questione. Il progetto ha poi fornito ai quattro gruppi di donne circa cinquanta telai per ogni essiccatoio, costruiti in base alle indicazioni date dal tecnico italiano.
Il progetto ha reso possibile il contatto di questi quattro gruppi con un impresa biologica italiana chiamata MERIDIA, la quale nella primavera del 1999 ha firmato un primo contratto d’acquisto con i quattro gruppi di donne coinvolte nel progetto. Il percorso è stato preceduto dalla certificazione biologica effettuata dall’Ente Certificatore CODEX-Italia (Palermo) che ha reso possibile la certificazione della zona della raccolta, dei quattro essiccatoi ed anche delle persone che compongono i gruppi assieme ai prodotti che avrebbero raccolto in base al contratto.
Nel 2001 un progetto promosso da Nexus e finanziato dai Sindacati di Imola e Ferrara e la Regione Emilia Romagna, le produttrici albanesi di Zadrima per la prima volta hanno partecipato ad una fiera internazionale, la Fiera SANA di Bologna, con le loro piante officinali, potendo constatare lo sviluppo che stanno avendo oggi le produzioni biologiche e le richieste crescenti del consumatore per prodotti sani.
Il 2001 ha portato la seconda fase del progetto Zadrima DAS, caratterizzato dal partenariato con le associazioni e le istituzioni locali, e l’inizio di un nuovo finanziamento del MAE gestito dal COSPE, che ha garantito la sostenibilità dei processi iniziati negli anni precedenti. Oggi si può parlare di un programma integrato di sviluppo rurale per la zona della Zadrima, di un paternariato molto importante e attivo con le autorità comunali della zona e l’associazionismo presente. Questo ha comportato una maggiore conoscenza della realtà della Zadrima anche all’interno del nostro stesso paese. Sono stati creati dei contatti con simili realtà in Albania come l’associazione albanese dell’Agricoltura Organica (SHBO), GTZ (Cooperazione Tedesca), OXFAM (ONG inglese), con le quali sono stati avviati delle relazioni importanti per il futuro.
Durante questo periodo è stato stipulato un secondo contratto di acquisto da parte di MERIDIA con i quattro centri d’essiccazione acquistando il doppio delle piante dell’anno precedente e prevedendo anche una crescita dei prezzi di acquisto considerando la migliore qualità delle piante essiccate.
Dopo due anni di collaborazione con i quattro gruppi di donne, il COSPE ha con loro costruito un percorso di lavoro che ha portato alla nascita di una nuova associazione sul territorio di cui oggi fanno parte le quattro donne responsabili e referenti dei gruppi di donne su base familiare ma che in prospettiva potrebbe allargarsi ad altre donne che svolgono l’attività di raccolta ed essiccazione di piante medicinali. L’associazione, denominata “Montagne Nostre”, nasce quindi per tutelare gli interessi delle donne che svolgono questa attività, per conservare e diffondere il patrimonio d’esperienza che hanno accumulato, per promuovere le piante in Albania e all’estero. Sempre in questa direzione l’associazione è divenuta membro dell’associazione “Agricoltura Organica” (SHBO). Questa nuova esperienza rappresenta in un contesto frammentato e diffidente al “mettersi e fare insieme” una prima esperienza che potrebbe anche avere una forza trainante. L’esperienza di collettivizzazione forzata e il lavoro organizzato attraverso le cooperative statali durante il regime comunista fa temere oggi qualunque forma di attività economica di gruppo o messa in comune di mezzi e risorse tecniche che oggi rappresentano alcuni dei passi necessari per lo sviluppo dell’area considerando che ogni famiglia possiede circa un ettaro e mezzo di terra e che quindi riesce solo ad utilizzarlo per un’agricoltura di sussistenza o tutt’al più per la vendita sul mercato locale di pochi prodotti.
Per il sostegno dell'associazione, “Montagne Nostre”, il progetto Zadrima ha realizzato corsi di formazione e dimostrazioni pratiche per migliorare le modalità di raccolta e di manipolazione delle erbe medicinali, introducendo presso le donne il concetto e l’attenzione verso l’ecosostenibilità del territorio e introducendo tecniche d’essiccazione che meglio garantiscono il mantenimento delle qualità originali delle piante. Sempre nell’ambito del miglioramento della qualità di lavorazione delle piante officinali, è stato comprato anche un macchinario per fare lo sminuzzamento delle piante e si è investito anche per il miglioramento delle condizioni tecniche e strutturali dei quattro essiccatoi.
Nel Settembre del 2002 l’associazione “Montagne Nostre” è stata presente alla fiera SANA di Bologna con i suoi prodotti.
Sempre nel corso del 2002, il COSPE ha dato la possibilità ad un’esperta albanese, membro dello staff del Progetto Zadrima, di formarsi in Italia come ispettrice-certificatrice di prodotti biologici, con l’obiettivo di porre anche in Albania basi più strutturate per la promozione dello sviluppo del settore biologico. Attualmente in Albania, la conoscenza e diffusione delle tecniche di coltivazione biologica e dei prodotti coltivati biologicamente non é ancora così sviluppata anche se è in corso un processo di riconoscimento e promozione della legislazione necessaria che regola la produzione e i processi di certificazione biologica. Il lavoro del COSPE su questo settore rimane dunque un lavoro pionieristico se si tiene conto che la certificazione biologica delle piante officinali della Zadrima all’interno del progetto Zadrima è stata la prima esperienza di certificazione biologica in Albania e la prima esperienza di introduzione sul mercato europeo del biologico di prodotti biologici albanesi. Oggi questa esperienza seppur piccola non è la sola in Albania e sta raccogliendo interesse anche in Italia.
La pianura della Zadrima, dal punto di vista geografico, è situata sul lato est della montagna di Kakarriq e delle colline di Berdice-Bushat-Barbullush fino al lato ovest della catena montagnosa di Hajmel. Essa confina con Lezha verso il sud, mentre a nord confina con il fiume Drin.
Dal punto di vista fisico-geografico, la pianura della Zadrima comprende l’area da Lezha a sud fino alla pianura di Guri i Zi e la pianura di Rrenx sulla riva destra del Drin.
La pendenza della pianura di Zadrima si verifica sia verso il nord (verso il Drin) sia verso l’ovest (verso il Drin, parte di Lezha). Verso est il suo rilievo subisce un rialzo.
Nella pianura della Zadrima da Pistull a Blinisht si eleva una catena di colline con altezza assoluta lieve (20-100 m). Nella riva destra di Drin, l’area della Zadrima prosegue con un altra pianura che viene chiamata con nomi diversi come la pianura di Gur i Zi, la pianura di Rrenx ed arriva fino ai villaggi con gli stessi nomi.
La pianura della Zadrima è molto fertile ed è conosciuta per la produzione di cereali, prodotti orto-frutticoli, tabacco.
La Zadrima e il progetto sulle piante medicinali
Testo tratto dal libro Zadrima, le piante e la tradizione. Ricerca-azione sulla tradizione delle usanze delle piante medicinali in Zadrima, di Marjeta Çela, edito dal COSPE - Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti e dal DAS - Dipartimento degli Affari Scoiali, Shkoder, 2002. Design di Juliana Sheldija.
Si ringrazia il COSPE di Firenze per la gentile concessione della possibilità di inserire il testo all''interno del sito de L''albero della salute.
L’attività di raccolta e d’essiccazione delle piante officinali è diffusa in Albania da tanto tempo.
La gente raccoglieva le piante officinali soprattutto per scopi curativi grazie alle splendide qualità che alcune piante presentavano. Durante il regime quest’attività ha assunto le caratteristiche di una vera attività commerciale.
La posizione geografica dell’Albania ha sempre permesso lo sviluppo di molte specie diverse i cui principi attivi potevano essere utilizzati per ricavare prodotti erboristici richiesti soprattutto all’estero. L’attività di raccolta, manipolazione e stoccaggio si realizzava nelle cooperative agricole statali, mentre nelle città venivano organizzati i punti di raccolta. Erano sempre le donne che gestivano le diverse fasi di raccolta e lavorazione aiutate nei periodi della raccolta da altri membri della famiglia, compresi i bambini. Questo accade ancora oggi.
Mentre nel passato tutto era centralizzato e organizzato dallo Stato, oggi quest’attività viene realizzata dalle singole donne o tra donne a livello familiare. Esiste un’importante rete di grossisti locali e internazionali che comprano le piante raccolte direttamente dalle donne ed essiccate in zone diverse della Zadrima. Molte specie richieste dal mercato in quantità considerevoli crescono in zone montagnose o nelle colline, lontano dai luoghi abitati e questo rende la raccolta delle piante non facile. In molti casi ci vogliono anche più di due ore per arrivare al posto di raccolta e la strada del ritorno è ancora più difficile se viene considerato il carico portato. Ogni donna può raccogliere 20-50 kg al giorno di piante fresche. Il Progetto Zadrima “Per l’autonomia economica e il miglioramento della qualità della vita delle donne rurali” finanziato dal DAS (Dipartimento degli Affari Sociali d’Italia) ha voluto sostenere e rafforzare questa attività di raccolta ed essiccazione delle piante medicinali.
Si é trattato di un progetto di 18 mesi, avviato nel 1998, che aveva come obiettivo il miglioramento della qualità della vita delle donne e la crescita della loro autonomia economica attraverso la promozione e il supporto delle attività economiche delle donne nella zona della Zadrima di cui fanno parte i tre comuni, Dajç, Blinisht e Bushat (Distretti di Lezhe e Shkodra – Nord Albania). Il Progetto era gestito dal COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti - Firenze) in collaborazione con GVC ( Gruppo dei Volontari Civili - Bologna), NEXUS-CGIL Emilia Romagna e come partner albanesi la Fondazione AFTD e l’associazione delle donne rurali LDDR. Per raggiungere l’obiettivo principale, il progetto aveva identificato diverse linee d’azione. Tra queste faceva parte anche il supporto all’attività di raccolta e di vendita delle piante officinali come una delle attività più rappresentative delle donne. Le piante officinali, che crescono spontaneamente nelle colline, non hanno mai subito un trattamento chimico e questo ha permesso di sostenere e promuovere questa attività all’interno del mercato biologico, completamente nuovo per la realtà albanese.
La scelta del mercato biologico rappresentava una nuova alternativa all’attività di raccolta e di essiccazione delle piante officinali che mirava alla protezione delle ricchezze floreali della zona attraverso la raccolta coordinata e pianificata nel tempo giusto e con i metodi adeguati e la salvaguardia dell’equilibrio ambientale della zona.
Il nostro lavoro preliminare con le donne di diversi villaggi (circa 24 all’inizio) e le ricerche quantitative e qualitative effettuate in collaborazione con le autorità comunali, ha interessato molto le donne e alla nostra proposta hanno risposto quattro gruppi di donne su base familiare in quattro diversi villaggi.
Si tratta dei villaggi di Troshan, Fishte, Krajen (comune di Blinisht, distretto di Lezha) e Mali i Jushit (comune di Bushat, distretto di Scutari).
La risposta è stata molto entusiasta se si considera che dai villaggi dei tre comuni, solo alcune presentavano le caratteristiche e l’interesse sufficiente per l’attività in questione.
Ogni gruppo di donne su base familiare ha consentito a mettere a disposizione un ambiente chiuso per l’essiccazione delle piante officinali e a prendere parte al ciclo d’incontri formativi e informativi sulle tecniche di raccolta e d’essiccazione secondo il metodo richiesto dal mercato del biologico. La formazione è stata realizzata da un tecnico italiano, produttore di piante officinali e tecnico di certificazione di prodotti biologici, e vi hanno preso parte sia alcuni specialisti locali sia i gruppi in questione. Il progetto ha poi fornito ai quattro gruppi di donne circa cinquanta telai per ogni essiccatoio, costruiti in base alle indicazioni date dal tecnico italiano.
Il progetto ha reso possibile il contatto di questi quattro gruppi con un impresa biologica italiana chiamata MERIDIA, la quale nella primavera del 1999 ha firmato un primo contratto d’acquisto con i quattro gruppi di donne coinvolte nel progetto. Il percorso è stato preceduto dalla certificazione biologica effettuata dall’Ente Certificatore CODEX-Italia (Palermo) che ha reso possibile la certificazione della zona della raccolta, dei quattro essiccatoi ed anche delle persone che compongono i gruppi assieme ai prodotti che avrebbero raccolto in base al contratto.
Nel 2001 un progetto promosso da Nexus e finanziato dai Sindacati di Imola e Ferrara e la Regione Emilia Romagna, le produttrici albanesi di Zadrima per la prima volta hanno partecipato ad una fiera internazionale, la Fiera SANA di Bologna, con le loro piante officinali, potendo constatare lo sviluppo che stanno avendo oggi le produzioni biologiche e le richieste crescenti del consumatore per prodotti sani.
Il 2001 ha portato la seconda fase del progetto Zadrima DAS, caratterizzato dal partenariato con le associazioni e le istituzioni locali, e l’inizio di un nuovo finanziamento del MAE gestito dal COSPE, che ha garantito la sostenibilità dei processi iniziati negli anni precedenti. Oggi si può parlare di un programma integrato di sviluppo rurale per la zona della Zadrima, di un paternariato molto importante e attivo con le autorità comunali della zona e l’associazionismo presente. Questo ha comportato una maggiore conoscenza della realtà della Zadrima anche all’interno del nostro stesso paese. Sono stati creati dei contatti con simili realtà in Albania come l’associazione albanese dell’Agricoltura Organica (SHBO), GTZ (Cooperazione Tedesca), OXFAM (ONG inglese), con le quali sono stati avviati delle relazioni importanti per il futuro.
Durante questo periodo è stato stipulato un secondo contratto di acquisto da parte di MERIDIA con i quattro centri d’essiccazione acquistando il doppio delle piante dell’anno precedente e prevedendo anche una crescita dei prezzi di acquisto considerando la migliore qualità delle piante essiccate.
Dopo due anni di collaborazione con i quattro gruppi di donne, il COSPE ha con loro costruito un percorso di lavoro che ha portato alla nascita di una nuova associazione sul territorio di cui oggi fanno parte le quattro donne responsabili e referenti dei gruppi di donne su base familiare ma che in prospettiva potrebbe allargarsi ad altre donne che svolgono l’attività di raccolta ed essiccazione di piante medicinali. L’associazione, denominata “Montagne Nostre”, nasce quindi per tutelare gli interessi delle donne che svolgono questa attività, per conservare e diffondere il patrimonio d’esperienza che hanno accumulato, per promuovere le piante in Albania e all’estero. Sempre in questa direzione l’associazione è divenuta membro dell’associazione “Agricoltura Organica” (SHBO). Questa nuova esperienza rappresenta in un contesto frammentato e diffidente al “mettersi e fare insieme” una prima esperienza che potrebbe anche avere una forza trainante. L’esperienza di collettivizzazione forzata e il lavoro organizzato attraverso le cooperative statali durante il regime comunista fa temere oggi qualunque forma di attività economica di gruppo o messa in comune di mezzi e risorse tecniche che oggi rappresentano alcuni dei passi necessari per lo sviluppo dell’area considerando che ogni famiglia possiede circa un ettaro e mezzo di terra e che quindi riesce solo ad utilizzarlo per un’agricoltura di sussistenza o tutt’al più per la vendita sul mercato locale di pochi prodotti.
Per il sostegno dell'associazione, “Montagne Nostre”, il progetto Zadrima ha realizzato corsi di formazione e dimostrazioni pratiche per migliorare le modalità di raccolta e di manipolazione delle erbe medicinali, introducendo presso le donne il concetto e l’attenzione verso l’ecosostenibilità del territorio e introducendo tecniche d’essiccazione che meglio garantiscono il mantenimento delle qualità originali delle piante. Sempre nell’ambito del miglioramento della qualità di lavorazione delle piante officinali, è stato comprato anche un macchinario per fare lo sminuzzamento delle piante e si è investito anche per il miglioramento delle condizioni tecniche e strutturali dei quattro essiccatoi.
Nel Settembre del 2002 l’associazione “Montagne Nostre” è stata presente alla fiera SANA di Bologna con i suoi prodotti.
Sempre nel corso del 2002, il COSPE ha dato la possibilità ad un’esperta albanese, membro dello staff del Progetto Zadrima, di formarsi in Italia come ispettrice-certificatrice di prodotti biologici, con l’obiettivo di porre anche in Albania basi più strutturate per la promozione dello sviluppo del settore biologico. Attualmente in Albania, la conoscenza e diffusione delle tecniche di coltivazione biologica e dei prodotti coltivati biologicamente non é ancora così sviluppata anche se è in corso un processo di riconoscimento e promozione della legislazione necessaria che regola la produzione e i processi di certificazione biologica. Il lavoro del COSPE su questo settore rimane dunque un lavoro pionieristico se si tiene conto che la certificazione biologica delle piante officinali della Zadrima all’interno del progetto Zadrima è stata la prima esperienza di certificazione biologica in Albania e la prima esperienza di introduzione sul mercato europeo del biologico di prodotti biologici albanesi. Oggi questa esperienza seppur piccola non è la sola in Albania e sta raccogliendo interesse anche in Italia.
Zadrima nel Medioevo
Nel 395 la nuova divisione dell'impero romano in due: in Occidente e Oriente. Così è stato deciso l'cosiddetta Linea di Fodosit, che rimarrà di fatto ancora oggi in tutto, anche economico, sociale e forse in conflitti militari. Illyria è stata inclusa nell'Impero Bizantino con Costantinopoli e rimase sotto il centro di quasi dieci secoli.Esattamente il Medio bizantino albanese inizia e prosegue fino al 1506 con la piena occupazione dell'Albania da parte degli Ottomani. Una delle quattro province in cui era divisa la Iliriku Prevali. In questa provincia, con sede a Scutari, Zadrima faceva parte di quel tempo. questo periodo è stata costruita una significativa rete di strade provenienti dalla costa orientale dell'Adriatico e andò in profondità nella penisola balcanica, che collega le principali città e aree di interesse per il tempo. Mentre la colonna principale che li ha legati era Via Egnatia. Le sue ramificazioni seguire valli fluviali. Via d'uscita in Blinisht Lezha, SAPE, Narac, Danje, è stata una strada molto antica, costruita agli inizi della nostra era. In seguito questa strada saranno riparati e, una volta passato attraverso il Blinishtin area prendere la direzione fino a degëzohej Danje, Shkodra stava assistendo sempre più in alto in Zeta (Diakle), così chiamata Via Zeta. Dal momento che l'impero bizantino è stato concesso il permesso di stabilirsi nella slavi balcanici, hanno attaccato Ilirikun tra 610-626 fino al completamente distrutto. Più slavi si stabilirono nel Nord Illiria, la cui popolazione non ha resistito all'assimilazione. Prevali perso come il nome e la provincia si chiamava Diakle e Zeta. Economico mappa cambiato molto e fatto di un passo avanti compagnia. In questo momento i nomi delle tribù scomparse e ha costituito la provincia non solo nomi, ma anche l', costumi riti e le norme adottate da quasi tutti l'unione delle aree residenziali. Ci fu una unità basata sulla lingua, territorio e cultura, ma sempre basandosi su un regionale vita economica interna, essendo basato sul mercato e le relazioni coniugali, che vengono memorizzati fino a poco tempo. Storia dell'Albania per imparare quel periodo storico VI-IX secolo, trovato senza documenti e non si parla degli Illiri. Biles erano storici di diversi studiosi che ha chiamato come mancante o romanizzati, la popolazione locale nei documenti bizantini chiamata Arber Arber e luogo, ma la continuità-illirico-albanese Arben categoricamente confermato dai dati archeologici, linguistici ed etnografici. Se in tempi antichi era Gajtani questa provincia che le righe dei pochi paesi in Illiria che mostra l'antichità di residenza e di storia come "Cultura Gajtani", sembra ora che questa attività sia eseguita Kamani ed è passato alla storia come "la cultura di Kamani ", fornendo contributi preziosi a livello nazionale e oltre.
Scoperte archeologiche mostrano la ricchezza di una cultura unitaria, che sarà nominato come cultura Prof. Dr. della città medievale. Questa cultura sviluppata nel nord e nel centro Arberi nel VI-VIII secolo. Arber è dimostrato categoricamente che sono portatori di questa cultura. Ma chi sono le caratteristiche fondamentali di questa cultura?
L'architettura delle tombe, il loro inventario e il rito della sepoltura. Queste scoperte ci hanno dato una serie di oggetti come strumenti, armi, ornamenti, vasi di terracotta, ecc. Gli ornamenti sono di particolare interesse, è ben collegato con zadrimore donna di oggi vestire, sono messi fuori dalla stilizzazione alcune semplici. Questi strumenti sono ornamenti dorati, ma anche la rarità di argento e oro. Questo dimostra la polarizzazione economica nel Medioevo nella nostra regione. Molti di noi disegnare orecchini, anelli al collo e perline. Motivi geometrici che sono decorate con ornamenti della cultura Prof. Dr. fondo illirica. Deve riconoscere che ci sono elementi nella cultura del periodo romano e bizantino, ma lavorato da artigiani locali e dotate di tradizione prof. Nella vita economica, nelle costruzioni e negli impianti di trasformazione, in abito e riti della privacy ai residenti ereditato tradizioni locali si intrecciano influenzato dalla romana, bizantina e slava nella vita economica dei residenti, la costruzione di elaborazione frutta e verdura, abbigliamento e riti nella privacy ... Dal guardaroba di antichità della nostra cultura ha raggiunto gli elementi del primo medioevo con la tradizione millenaria. Zadrima ha un contributo speciale per il piano nazionale i riti nuziali, le gioie di diverso, che riflette la illirico-albanese tradizioni relazioni conservate attraverso i secoli. Ai matrimoni in tutti Zadrimë cantare ha da ballo, andare tutti i partecipanti alla festa di sesso maschile a prendere la sposa. Passa partecipanti alla festa a cavallo, messaggeri di buone notizie portare a casa dello sposo e la sposa è in arrivo tutte le mogli casa e le figlie per la festa di nozze che esce per accogliere la sposa e lo accompagnano con canti in tutto il paese, cantando canti di ringraziamento a coloro che qerasin affinità con frittelle, grappa, miele, formaggio, olive ecc. Non hanno soddisfatto questa con eroi come matrimoni, ad esempio, lei Zukut Bajraktarevo, che ha solo il nome del periodo di banner Baryaks dell'Islam. Ballo lento del mare come la marea accoppiato con piquet, zumare e fischietti è il più antico dei Balcani. Ecco un altro che dà un contributo allo sviluppo ed emancipazione della società Zadrima del tempo, ma anche nel mantenere le tradizioni. Rituali di nozze in questo settore ci portano in profondità nei nell'antichità, quando la sposa dal suo grabitej marito non come bottino, ma come la sua scelta. In questa divertente canzone country che accompagna la danza cantata massiccia è divertente, che è bassa nei Balcani e la scala continente.
Il secondo millennio è ricca di documenti per questa provincia. Diaklea iniziato a espandere il suo territorio nel nord dell'Albania. Shkodra fu il centro e il suo confine meridionale era il fiume Drin. Norman ha aperto il pericolo di Arberi. Dopo tante guerre Buemudi fu costretto a lasciare l'Albania e di nuovo limite è stato messo in cascata. Nelle province del nord rimase sotto il dominio serbo di Zeta, e rimasero sotto sotto bizantina. Noi vediamo che gli Stati potenti in certi periodi limitati in cascata, dividendo la provincia in due. Ma usi e costumi, e riti di rivestimento vari fanaticamente sostenuto, senza mai accettare l'assimilazione. Durante lo sviluppo di relazioni feudale (IX-XI secolo) è apparso nuovo centro civico. Tra queste città di cui la storia dell'Albania è Sarda. Nell'antichità è stato stabilito come una borgata dalla tribù di Sadeatëve, pensiamo che nell'antichità era la città, ma è stato trattenuto e fu assunto come un centro civico come molti altri centri della zona. Principato di Arber è stato il primo stato albanese. L'epicentro dei principati feudali che Blinishtëve famiglia, il cui dominio primario era la Zadrima Blinisht villaggio, il cui nome come un cognome a carico. Vladi Binishtin Anzhuinët arrestati e portati a Brindisi per i suoi legami con i serbi. Una volta era d'accordo con Anzhuinët, purché la proprietà, ha dato un onore per fornire più privilegi rispetto ad altri feudatari locali. Più tardi, il nipote di Vladi, Guljelm Blinishtit, dare la carica di Maresciallo di Arber. Così, nel XIV secolo albanese tradizione nazionale sorse in un più alto grado. Dopo la 1336 S.Dušan conquistato quasi l'intera regione dei Balcani. Ha espropriato gli albanesi proprietari ed espulsi dal paese, mentre i serbi taglio proprietà. In questo periodo la famiglia feudale perde Blinishtëve, che dopo 1319 non soddisfa più i documenti storici. Danja, Sapa, Blinishti, ecc Shirgji. Made siti politici e militari e luoghi si intrecciano interessi e forti in questi settori. Attività contro S. Denza della popolazione locale è aumentato Diaklesë. Si ribellò per proteggere la proprietà fondiaria. La rivolta è stata guidata da Demetrio generosità Suma zadrimor. Albanesi e stranieri generoso mai mostrato interesse per questa provincia. Così il eruzioni Helena (figlia del conte Baldovino di Fiandra, la Francia e la regina di Serbia), nella seconda metà del XIII secolo Lezhë-riparato strada Scutari, facendo attenzione a mettere i nomi di importanti edifici come serbi Shkinës Bridge, chiese Balldrenit costruzione, l'Kakarriqi e Blinishtit. Si passò una grande Shirgj fiera, che ha partecipato alla commercianti provenienti da entrambe le sponde dell'Adriatico. 1443 su Nikola Dukagjini Danjes città liberata traffico in primo luogo perché doganali e interessi. Il periodo tardo medievale di sviluppo è Zadrimën successo, ma è sempre più vulnerabile alla conquista da parte dei Veneziani, serbo-montenegrine e albanesi signori feudali. La Repubblica di San Marco hanno mostrato più interesse in questa provincia e le sue città che attraversano beni gëlonte e non solo sul mercato i propri prodotti, ma tutto il Nord dell'Albania. Repubblica di Venezia era come come un serpente, a volte aiutato e collaborato con gli albanesi, ancora una volta introduce il coltello nella schiena. Vediamo che la sua apertura una volta, a volte nascosti. Loro sono molto interessati città Shkodra, Lezha Danje, SAPE, Shirgj ecc. Il bowler vuole fare amicizia con i principi che possiedono queste città. Da un documento del mese di agosto 1399, si apprende che il Senato veneziano aveva approvato la decisione di entrare in più stretto amicizia con la filantropia albanese da Danja, Demetrio Jonima. Bozhiqi fare questo sforzo generoso di rendere il Montenegro, citando che è stata la Cernojeviqëve famiglia, ma l'atto in sé dimostra che fonte Dh. Jonima albanese è stato generoso da Danja. Attività della Repubblica sarà intrecciata con quella dei suoi rettore a Scutari, che collegato al leader nobile della zona Zadrima albanesi, oltre che, naturalmente, ed alcune altre zone di interesse. Così il rettore della Repubblica ha approvato le azioni, che prometteva Copie Zaharisë (leader del Danjes) sostenere e fatto un accordo con Jonim albanese Demetrio, come espresso nel documento del tempo. Più tardi veniamo a sapere che queste terre governato Dukagjinis. Su Rettore di Scutari 1417 stipulato accordi con George Dukagjini, che come signore di Sapa e Danjes premiato come proprietà Sinjorisë Balldrini villaggio con 11 case e Kakarriqi con 15 a casa.
Nel lavoro di M. Shuflait imparare che la Repubblica di San Marco era molto interessato come sempre alla Danjen bordo bordo Shazin Drin e Buna. Aveva promesso Balsha Giorgio II, ma il loro sovrano era Copie Zaharia, che ha rifiutato di dare qualsiasi relativo prezzo. Anche al tempo di Scanderbeg, Zadrima ha svolto un ruolo importante. Fianco a fianco sono stati due piccolo principato, ma con molti interessi: uno come punto doganale di denso traffico urbano, e l'altro come una vita prospera. Se si guarda attraverso la leggenda che nei tempi antichi, ha avuto Zadrima belle donne e ragazze, che vanno da Zhavorrinës Spetta a Irena che è stato utilizzato come pretesto tra Dukagjinis e Zahariajve. Irena era la bellissima figlia del principe di tutto il cuore Zadrima, che non aveva altri figli che Irene, così la sua eredità rimarrà e chi l'avrebbe sposato. Questi due principati erano i più invidiabile, non solo per Dukagjinis di Scanderbeg, ma soprattutto per i veneziani, che con la comparsa di Dukagjinis bellezza Irene scatenata contro pinjollit solo Danjes, TUTTI Zaharisë, anche se auto Irena, la famiglia e lei ha chiesto clero locale di sposarsi L. Zaharinë.Ma Zadrima principato fu prospera e Irena era bella, intelligente e aveva grande porta Dukagjinis ombra aveva una figlia come lei. Lek Zaharia, Irena, e due famiglie che erano in piedi sulle loro affinità di sposarsi Zaharinë Irénée con TUTTI. Ma l'orgoglio indietro mposhtej nell'orgoglio di Dukagjin Nikole! Un intrigo costruito dai Veneziani fermarsi per indebolire Scanderbeg e avevano la loro influenza in queste aree? Così il principe era costituito Danjes imboscate, quando tornò da Zadrima torre, che aveva firmato il contratto di matrimonio con Irénée, è stato ucciso quando camminava vicino a piante Kovinenit foresta. Questo omicidio ha suscitato l'indignazione di tutta la popolazione albanese e tutti i loro leader, soprattutto la Skanderbeg. Dopo l'uccisione di TUTTI Zaharisë è stato capito molto chiaramente che sono stati gli organizzatori del assassinio e lo scopo del ruolo della Repubblica di Venezia. Tra Venezia e il Skanderbeg è stato un duello su chi prendere Danjen e alla fine dopo aver tenuto il suo hilesh divenne la Repubblica di San Marco. Zadrima questo tempo a giocare un grande ruolo nella vita politica ed economica della città come Scutari e di Lezha e principati della Lega per tutto il tempo. E 'stato il fornitore leader di mercato di queste città con i cereali, ortaggi, salumi, olive, prodotti caseari, ecc. Avere una vasta attività antiturke del clero della Diocesi di Sapa e di sostegno del Vaticano per le attività politiche patriottiche quasi divenne l'epicentro dei principi della Lega e lo stesso Skanderbeg. Molti incontri con i principi albanesi nella torre fatta di Zadrima, molti eroe vacanze passate Zadrima torre. Dopo la morte di Skanderbeg, come tutti i principati albanesi furono conquistate dai turchi. La resistenza contro l'occupazione di questa regione è stato stoico e dedicato molte perdite in uomini, come la sua popolazione dimezzata. I sopravvissuti furono costretti a fuggire sulle montagne per sfuggire punizione. Clero cattolico, antiturke forze occidentali e patrioti albanesi hanno organizzato una antiturke potente movimento. Il suo epicentro è stato Zadrima provincia di intellettuali e dirigenti furono secolo euriditë. XVII. Tutta questa attività è stata il preludio di assembly che verrà organizzato in tutte le Arberi. Il primo convegno organizzato per consolidare e gestire rivolta antiturke Shënmërisë chiesa divenne il Mat il 7 novembre 1594, per progettare la rivolta antiturke progetto. Importante compito è stato caricato Nikole Mjekashi vescovo per garantire il supporto del papato e dell'impero austro-ungarico. Plezha Tome e Cavalieri Mark of Gender Zadrime è stato caricato compiti di organizzare e dirigere l'insurrezione. Per cercare alleati e le armi sono state inviate a Venezia Tome Plezha fantino. Il 3 febbraio 1595, Veneziani segretamente, Thomas ha incontrato l'inviato del Papa e lo ha presentato il progetto della rivolta e le richieste degli insorti 'ed esigenze. Da un rapporto del 4 maggio 1596 si apprende che i ribelli hanno attaccato Scutari e Lezha, ma non prima di numerose forze di Turchia, ma anche suddividendo i Veneziani ha introdotto tra gli insorti e le informazioni che ha dato dell'impero turco nei confronti di questa rivolta. Da queste informazioni rafforzato la costa turca. Per questo motivo albanesi tenuto un'assemblea in un'altra Shejtes Monastero Blinisht Zadrima Trinità, soprannominato Shandertat (At. Santatrinitatem).L'Assemblea ha chiesto l'assistenza di soccorso della monarchia Austro-Ungarico Turk, uno degli stati più potenti in quel momento. Ma ancora una volta, i Veneziani sequestrato relatori e l'albanese ha subito grandi perdite. Terza assemblea si è tenuta a Derjan interregionale del tappetino nel 1602. C'erano rappresentazione troppo ampia. Delle 14 province più importanti del nord dell'Albania, le regioni Oriente e il Sud di Suez. Ha deciso di tornare libertà al popolo, al momento di Skanderbeg. Anche il gruppo guidato da Bardhaj zadrimori Nikole Bardhi di Sapa.Dopo queste assemblee è stato un movimento di massa con più attività di propaganda organizzate da partiotët e clero cattolico. Inaugurato nelle scuole albanesi e gli insegnanti a diventare sacerdoti. Necessario immettere le idee rinascimentali di emancipare la società albanese del tempo, i libri sono stati pubblicati, le assemblee si sono svolte nella provincia di piccole aree di idee insurrezione andare al semplice uomo. Possiamo dire che questo movimento è stata una perfetta organizzazione di direzione intellettuali. A 20-30-40 anni, questo movimento ha raggiunto un elevato sviluppo sotto la guida di colleghi intellettuali incaricato di compiti ipeshkëvinjve Budi da Peter White Stone Mat e Franco Bardhi dal Nenshati Zadrima. In questo momento, l'Albania ha stabilito stretti legami con alcuni antiturke occidentali. Nonostante le pressioni dalle pressioni turche, sviluppare il commercio, scambio di merci e persone circolano principalmente attraverso l'aiuto del clero cattolico. Colombo portati in Europa dal mais seme America. E 'stato seminato per la prima volta in Italia e poi diffuse in tutta Europa. L'Albania fu seminato nella zona Blinishtit Zadrima. Questo ci dice Franco Bardi, nelle relazioni, nel 1641 (6 aprile), che affermano che in villaggi sparsi Zadrima grano e miglio, mentre nel settore della cultura sorgos Blinishtit, il che significa mais. E 'stata una prospera provincia di prodotti agricoli e alberi da frutto. Qui ci sono tutti i frutti cresciuti, escludendo argumet. Qui è un vitigno coltivato per gjashore lungo che si chiama "paese d'uva", che più tardi sarà meglio coltivare abitanti Kallmet e sarà battezzato con il nome di "uva Kallmeti". Franco Bardhi ci informa che la parrocchia di Santo Stefano del Blinishtit era ricca di tutte le parrocchie del nord dell'Albania. Va ricordato che l'allora Nord ha cominciato a Nis e si avvicinò a Zeta movimento sud-est di Vardar. Ma la pressione e la violenza dei governanti turchi nella zona non cessò. Anche la resistenza del popolo era invincibile. Questa resistenza ha portato a ingenti perdite in uomini e materiali. Una leggenda narra che i turchi hanno bruciato una fornace di calce truppe Zadrimorëve e le province di tutto il Mjede villaggio per costringere le popolazioni a tornare alla religione musulmana. Forse la tradizione è hiperbolizuar, ma mostra anche la stoica resistenza del nostro popolo per preservare etnia e in questo periodo era diventato una 'religione della patria "per gli albanesi, i due lati per proteggere Turco necessario e tutto questo STAMINA ideonin e alimentare il clero albanese pensiero teorico.
La resistenza di questa popolazione contro i Turchi e ha causato enormi perdite nel materiale. Durante la guerra la popolazione si è dimezzato. Coloro che sono rimasti sono stati costretti a fuggire verso le aree montuose circostanti per sfuggire alla scomparsa fisica. Terre erano deserte, i vigneti e le foreste scomparse sono state create. E 'anche shpopullua Shkodra, Lezha e si ridusse a un villaggio. In questo momento l'unico villaggio sinistra Blinisht 13 tribù, che si trovano nelle città, ma anche in altri villaggi in tutto Zadrimë, come Gjader o Nenshat. Centro regola Dukagjinis scomparso del tutto, e questo destino anche sofferto quasi Danja. Dopo 1506 apprendiamo che molti albanesi lasciare la provincia per le città, principalmente in Nord Illiria, in Italia e all'estero. Anno 1570 è riconosciuto come l'anno di entrata dei musulmani in città Zadrimë Lezha e Scutari. In questa regione vengono inseriti nelle terre abbandonate o cattolici spostohen per accoglierli. Nello stesso anno ha tentato di conquistare, ma non aveva caduti castelli e città in modo da entrare e uscire, avevano paura di rimanere. Qui è venuto il popolo di fede cattolica dalle montagne circostanti e dal Kosovo. I nuovi arrivati sono stati anche tra coloro che avevano lasciato in precedenza, quando i Turchi vennero e ora tornati alle loro terre, ma assimilati da parte dei paesi regionali provenienza. Ora si era aperta una profonda contraddizione tra i residenti della zona a rimanere in provincia ei signori feudali, ciascuna parte per difendere e l'altra a frodare. Dalla crescita della popolazione, con maggiore resistenza Highlanders antifeudale in particolare e in generale antiturke.Questo continua ad essere una provincia urbana, la circolazione di denso bili per il tempo. Su una locanda menzionati nel 1591 Zadrimë (karvanara), dove bujtin passeggeri di diversi operatori, principalmente dalle zone rurali del nord scambiato a Durazzo, Lezhe Shengjin, o più lontano. Questo albergo è stato nel Blinishtin vecchio molto prima di questa data di cui sopra. Fondazioni e le rovine di questo oggi si mangia nello stesso posto. Accanto a lui è ancora un vecchio aereo che ha punila eseguendo fino alle radici. Si tratta di oltre 600 anni. La fila tra residenti e locali signori feudali erano approfondito ulteriormente dopo l'arrivo degli alpinisti e l'unione di interessi tra i coloni ei nativi. Questa disputa costretto il sultano Suljemanin II a riconoscere questa regione una posizione privilegiata. Così nel primo Seicento Zadrima è stata dichiarata "Waqf" (di proprietà diretta del Sultano), il sultano del ricavato va direttamente a lei. Una ribellione era solo i residenti che ha fatto questo risultato per questa zona o per altri motivi? Si sa che questa è stata la provincia prospera di prodotti agricoli e bestiame. I prodotti caseari sono stati di qualità superiore in tutto l'impero turco, miele, uva, bukëfiket ha avuto anche la più alta percentuale di zucchero. Produrre tutti i tipi di frutta come fichi, morbido rotondo prugna, mela cotogna, pesche, mele, zerdeli, albicocca, oliva, pera, KIMC, melograno, ecc. Vini, formaggi, bukëfiket, burro, frutta conservati per l'inverno come la proprietà è andato direttamente a lui. Zadrima Xhabija e gestiti dalla qadi provincia nominato dal sultano per un certo tempo, naturalmente, calcolato in anni.Feudatari nazionali ed esteri in disaccordo con questa Ferman. Per vendicare e di forza non richiedono ulteriori zadrimorët questo privilegio in scena predatori e distruttivi come l'anno 1610, e altri più tardi. Da questa posizione dei signori feudali, in particolare quelle locali, il sultano Solimano II ei suoi successori sono stati costretti a racimolare 500 a 100 anni fermane tempio Zadrimën che tiene il sultano. Questo dimostra il grande ruolo economico e politico della Zadrima giocare a quel tempo come centro molto importante del clero cattolico, che molti turchi temevano, come la provincia che aveva combattuto la feudali più influenti locali, come una provincia che è stata tra le due città più importanti del nord del paese, che përshkohej da una rete urbana di buon tempo, come la porta principale della zona nord-orientale, che vanno dal nord del Kosovo. Così che una delle poche province dell'impero ottomano che si stabilirono sistema Timar.
Ma i signori feudali locali erano incompatibili con questo stato e fatto tutti gli sforzi per ottenere il possesso di loro. resi conto che il primo visir del Patriarcato di Scutari albanese, Mehmet Pasha bushatlinjtë Bushati da Scutari, il villaggio che portava il cognome. Si rese conto che il 80 secolo. XVIII. Ma di recente anche dopo che il governo ottomano fu costretto a riconoscere questa regione la posizione più il privilegio di avere con sua sorella, non arretrato il sistema Timar come prima. Ancora una volta vi era entusiasmato locali feudale, in modo venire con l'aggiunta di tasse e le vite degli abitanti del villaggio impoverito. Circostanze avevano iniziato la strada per creare primi del XVII secolo, divenne tesa a baldacchino e sono stati causa di una riduzione della popolazione in Zadrimë. Molte famiglie giunse alla città di Scutari, ma a Durazzo, Tivat e Dubrovnik (Ragusa). Ci sono state famiglie che hanno attraversato il mare e si stabilì a Trieste o Venezia. Se lo spopolamento del tardo Quattrocento e primo Cinquecento divenne per un breve periodo, è stato immediato, questa migrazione è stato lento. Luogo sicuro, poi diventato un lavoro che vivono di movimento. Questa migrazione ha quasi 200 anni, fino all'inizio del XIX secolo.Questo spopolamento non è stato così grande come la prima. I residenti che sono fuggiti e si stabilirono nelle città albanesi hanno dimostrato che proviene da una superficie di sviluppo, è dotato di trasporto cortesia di buon vicinato umanità, rispetto, tolleranza, amore per il lavoro e la conoscenza. Famiglie a basso reddito Zadrima divenne dominante nella città di Scutari. I nomi di tutti i villaggi Zadrima (escluso Blinishtin) dalla sua meridionale sakji Merqi, Raboshtë, Balldre fino alla periferia della città ascoltato famiglie, specialmente quelle intellettuali, hanno come cognome il nome di uno di questi villaggi a questo regione. Ogni tipo trovato a Ulcinj, Bar o Dubrovnik. Questa migrazione ha portato molti risultati negativi per questa provincia, come molti villaggi scomparsi come Zhavarrina, Kangagjeli, Bundeja, Raska, Dukaj, Bunejt, Upper Mjeda ecc. Alcuni di loro addirittura cambiato il paese a causa di malattia sterminare come vaiolo, il colera, mortai, hasalleku (una malattia sconosciuta), ma la piena del fiume Drin Gjader. Leavers è andato sulle colline e in luoghi al di sopra del livello del mare come Blinishti, Pistulli, Piraj, Pacrami, o giù dalle montagne e colline vicino alla strada come servizi Nenshati. In questo momento sono stati creati i villaggi Pacrami altri, Baqli, Fisher, ecc Shelqeti
z.Pjetër Gjoni
Nel 395 la nuova divisione dell'impero romano in due: in Occidente e Oriente. Così è stato deciso l'cosiddetta Linea di Fodosit, che rimarrà di fatto ancora oggi in tutto, anche economico, sociale e forse in conflitti militari. Illyria è stata inclusa nell'Impero Bizantino con Costantinopoli e rimase sotto il centro di quasi dieci secoli.Esattamente il Medio bizantino albanese inizia e prosegue fino al 1506 con la piena occupazione dell'Albania da parte degli Ottomani. Una delle quattro province in cui era divisa la Iliriku Prevali. In questa provincia, con sede a Scutari, Zadrima faceva parte di quel tempo. questo periodo è stata costruita una significativa rete di strade provenienti dalla costa orientale dell'Adriatico e andò in profondità nella penisola balcanica, che collega le principali città e aree di interesse per il tempo. Mentre la colonna principale che li ha legati era Via Egnatia. Le sue ramificazioni seguire valli fluviali. Via d'uscita in Blinisht Lezha, SAPE, Narac, Danje, è stata una strada molto antica, costruita agli inizi della nostra era. In seguito questa strada saranno riparati e, una volta passato attraverso il Blinishtin area prendere la direzione fino a degëzohej Danje, Shkodra stava assistendo sempre più in alto in Zeta (Diakle), così chiamata Via Zeta. Dal momento che l'impero bizantino è stato concesso il permesso di stabilirsi nella slavi balcanici, hanno attaccato Ilirikun tra 610-626 fino al completamente distrutto. Più slavi si stabilirono nel Nord Illiria, la cui popolazione non ha resistito all'assimilazione. Prevali perso come il nome e la provincia si chiamava Diakle e Zeta. Economico mappa cambiato molto e fatto di un passo avanti compagnia. In questo momento i nomi delle tribù scomparse e ha costituito la provincia non solo nomi, ma anche l', costumi riti e le norme adottate da quasi tutti l'unione delle aree residenziali. Ci fu una unità basata sulla lingua, territorio e cultura, ma sempre basandosi su un regionale vita economica interna, essendo basato sul mercato e le relazioni coniugali, che vengono memorizzati fino a poco tempo. Storia dell'Albania per imparare quel periodo storico VI-IX secolo, trovato senza documenti e non si parla degli Illiri. Biles erano storici di diversi studiosi che ha chiamato come mancante o romanizzati, la popolazione locale nei documenti bizantini chiamata Arber Arber e luogo, ma la continuità-illirico-albanese Arben categoricamente confermato dai dati archeologici, linguistici ed etnografici. Se in tempi antichi era Gajtani questa provincia che le righe dei pochi paesi in Illiria che mostra l'antichità di residenza e di storia come "Cultura Gajtani", sembra ora che questa attività sia eseguita Kamani ed è passato alla storia come "la cultura di Kamani ", fornendo contributi preziosi a livello nazionale e oltre.
Scoperte archeologiche mostrano la ricchezza di una cultura unitaria, che sarà nominato come cultura Prof. Dr. della città medievale. Questa cultura sviluppata nel nord e nel centro Arberi nel VI-VIII secolo. Arber è dimostrato categoricamente che sono portatori di questa cultura. Ma chi sono le caratteristiche fondamentali di questa cultura?
L'architettura delle tombe, il loro inventario e il rito della sepoltura. Queste scoperte ci hanno dato una serie di oggetti come strumenti, armi, ornamenti, vasi di terracotta, ecc. Gli ornamenti sono di particolare interesse, è ben collegato con zadrimore donna di oggi vestire, sono messi fuori dalla stilizzazione alcune semplici. Questi strumenti sono ornamenti dorati, ma anche la rarità di argento e oro. Questo dimostra la polarizzazione economica nel Medioevo nella nostra regione. Molti di noi disegnare orecchini, anelli al collo e perline. Motivi geometrici che sono decorate con ornamenti della cultura Prof. Dr. fondo illirica. Deve riconoscere che ci sono elementi nella cultura del periodo romano e bizantino, ma lavorato da artigiani locali e dotate di tradizione prof. Nella vita economica, nelle costruzioni e negli impianti di trasformazione, in abito e riti della privacy ai residenti ereditato tradizioni locali si intrecciano influenzato dalla romana, bizantina e slava nella vita economica dei residenti, la costruzione di elaborazione frutta e verdura, abbigliamento e riti nella privacy ... Dal guardaroba di antichità della nostra cultura ha raggiunto gli elementi del primo medioevo con la tradizione millenaria. Zadrima ha un contributo speciale per il piano nazionale i riti nuziali, le gioie di diverso, che riflette la illirico-albanese tradizioni relazioni conservate attraverso i secoli. Ai matrimoni in tutti Zadrimë cantare ha da ballo, andare tutti i partecipanti alla festa di sesso maschile a prendere la sposa. Passa partecipanti alla festa a cavallo, messaggeri di buone notizie portare a casa dello sposo e la sposa è in arrivo tutte le mogli casa e le figlie per la festa di nozze che esce per accogliere la sposa e lo accompagnano con canti in tutto il paese, cantando canti di ringraziamento a coloro che qerasin affinità con frittelle, grappa, miele, formaggio, olive ecc. Non hanno soddisfatto questa con eroi come matrimoni, ad esempio, lei Zukut Bajraktarevo, che ha solo il nome del periodo di banner Baryaks dell'Islam. Ballo lento del mare come la marea accoppiato con piquet, zumare e fischietti è il più antico dei Balcani. Ecco un altro che dà un contributo allo sviluppo ed emancipazione della società Zadrima del tempo, ma anche nel mantenere le tradizioni. Rituali di nozze in questo settore ci portano in profondità nei nell'antichità, quando la sposa dal suo grabitej marito non come bottino, ma come la sua scelta. In questa divertente canzone country che accompagna la danza cantata massiccia è divertente, che è bassa nei Balcani e la scala continente.
Il secondo millennio è ricca di documenti per questa provincia. Diaklea iniziato a espandere il suo territorio nel nord dell'Albania. Shkodra fu il centro e il suo confine meridionale era il fiume Drin. Norman ha aperto il pericolo di Arberi. Dopo tante guerre Buemudi fu costretto a lasciare l'Albania e di nuovo limite è stato messo in cascata. Nelle province del nord rimase sotto il dominio serbo di Zeta, e rimasero sotto sotto bizantina. Noi vediamo che gli Stati potenti in certi periodi limitati in cascata, dividendo la provincia in due. Ma usi e costumi, e riti di rivestimento vari fanaticamente sostenuto, senza mai accettare l'assimilazione. Durante lo sviluppo di relazioni feudale (IX-XI secolo) è apparso nuovo centro civico. Tra queste città di cui la storia dell'Albania è Sarda. Nell'antichità è stato stabilito come una borgata dalla tribù di Sadeatëve, pensiamo che nell'antichità era la città, ma è stato trattenuto e fu assunto come un centro civico come molti altri centri della zona. Principato di Arber è stato il primo stato albanese. L'epicentro dei principati feudali che Blinishtëve famiglia, il cui dominio primario era la Zadrima Blinisht villaggio, il cui nome come un cognome a carico. Vladi Binishtin Anzhuinët arrestati e portati a Brindisi per i suoi legami con i serbi. Una volta era d'accordo con Anzhuinët, purché la proprietà, ha dato un onore per fornire più privilegi rispetto ad altri feudatari locali. Più tardi, il nipote di Vladi, Guljelm Blinishtit, dare la carica di Maresciallo di Arber. Così, nel XIV secolo albanese tradizione nazionale sorse in un più alto grado. Dopo la 1336 S.Dušan conquistato quasi l'intera regione dei Balcani. Ha espropriato gli albanesi proprietari ed espulsi dal paese, mentre i serbi taglio proprietà. In questo periodo la famiglia feudale perde Blinishtëve, che dopo 1319 non soddisfa più i documenti storici. Danja, Sapa, Blinishti, ecc Shirgji. Made siti politici e militari e luoghi si intrecciano interessi e forti in questi settori. Attività contro S. Denza della popolazione locale è aumentato Diaklesë. Si ribellò per proteggere la proprietà fondiaria. La rivolta è stata guidata da Demetrio generosità Suma zadrimor. Albanesi e stranieri generoso mai mostrato interesse per questa provincia. Così il eruzioni Helena (figlia del conte Baldovino di Fiandra, la Francia e la regina di Serbia), nella seconda metà del XIII secolo Lezhë-riparato strada Scutari, facendo attenzione a mettere i nomi di importanti edifici come serbi Shkinës Bridge, chiese Balldrenit costruzione, l'Kakarriqi e Blinishtit. Si passò una grande Shirgj fiera, che ha partecipato alla commercianti provenienti da entrambe le sponde dell'Adriatico. 1443 su Nikola Dukagjini Danjes città liberata traffico in primo luogo perché doganali e interessi. Il periodo tardo medievale di sviluppo è Zadrimën successo, ma è sempre più vulnerabile alla conquista da parte dei Veneziani, serbo-montenegrine e albanesi signori feudali. La Repubblica di San Marco hanno mostrato più interesse in questa provincia e le sue città che attraversano beni gëlonte e non solo sul mercato i propri prodotti, ma tutto il Nord dell'Albania. Repubblica di Venezia era come come un serpente, a volte aiutato e collaborato con gli albanesi, ancora una volta introduce il coltello nella schiena. Vediamo che la sua apertura una volta, a volte nascosti. Loro sono molto interessati città Shkodra, Lezha Danje, SAPE, Shirgj ecc. Il bowler vuole fare amicizia con i principi che possiedono queste città. Da un documento del mese di agosto 1399, si apprende che il Senato veneziano aveva approvato la decisione di entrare in più stretto amicizia con la filantropia albanese da Danja, Demetrio Jonima. Bozhiqi fare questo sforzo generoso di rendere il Montenegro, citando che è stata la Cernojeviqëve famiglia, ma l'atto in sé dimostra che fonte Dh. Jonima albanese è stato generoso da Danja. Attività della Repubblica sarà intrecciata con quella dei suoi rettore a Scutari, che collegato al leader nobile della zona Zadrima albanesi, oltre che, naturalmente, ed alcune altre zone di interesse. Così il rettore della Repubblica ha approvato le azioni, che prometteva Copie Zaharisë (leader del Danjes) sostenere e fatto un accordo con Jonim albanese Demetrio, come espresso nel documento del tempo. Più tardi veniamo a sapere che queste terre governato Dukagjinis. Su Rettore di Scutari 1417 stipulato accordi con George Dukagjini, che come signore di Sapa e Danjes premiato come proprietà Sinjorisë Balldrini villaggio con 11 case e Kakarriqi con 15 a casa.
Nel lavoro di M. Shuflait imparare che la Repubblica di San Marco era molto interessato come sempre alla Danjen bordo bordo Shazin Drin e Buna. Aveva promesso Balsha Giorgio II, ma il loro sovrano era Copie Zaharia, che ha rifiutato di dare qualsiasi relativo prezzo. Anche al tempo di Scanderbeg, Zadrima ha svolto un ruolo importante. Fianco a fianco sono stati due piccolo principato, ma con molti interessi: uno come punto doganale di denso traffico urbano, e l'altro come una vita prospera. Se si guarda attraverso la leggenda che nei tempi antichi, ha avuto Zadrima belle donne e ragazze, che vanno da Zhavorrinës Spetta a Irena che è stato utilizzato come pretesto tra Dukagjinis e Zahariajve. Irena era la bellissima figlia del principe di tutto il cuore Zadrima, che non aveva altri figli che Irene, così la sua eredità rimarrà e chi l'avrebbe sposato. Questi due principati erano i più invidiabile, non solo per Dukagjinis di Scanderbeg, ma soprattutto per i veneziani, che con la comparsa di Dukagjinis bellezza Irene scatenata contro pinjollit solo Danjes, TUTTI Zaharisë, anche se auto Irena, la famiglia e lei ha chiesto clero locale di sposarsi L. Zaharinë.Ma Zadrima principato fu prospera e Irena era bella, intelligente e aveva grande porta Dukagjinis ombra aveva una figlia come lei. Lek Zaharia, Irena, e due famiglie che erano in piedi sulle loro affinità di sposarsi Zaharinë Irénée con TUTTI. Ma l'orgoglio indietro mposhtej nell'orgoglio di Dukagjin Nikole! Un intrigo costruito dai Veneziani fermarsi per indebolire Scanderbeg e avevano la loro influenza in queste aree? Così il principe era costituito Danjes imboscate, quando tornò da Zadrima torre, che aveva firmato il contratto di matrimonio con Irénée, è stato ucciso quando camminava vicino a piante Kovinenit foresta. Questo omicidio ha suscitato l'indignazione di tutta la popolazione albanese e tutti i loro leader, soprattutto la Skanderbeg. Dopo l'uccisione di TUTTI Zaharisë è stato capito molto chiaramente che sono stati gli organizzatori del assassinio e lo scopo del ruolo della Repubblica di Venezia. Tra Venezia e il Skanderbeg è stato un duello su chi prendere Danjen e alla fine dopo aver tenuto il suo hilesh divenne la Repubblica di San Marco. Zadrima questo tempo a giocare un grande ruolo nella vita politica ed economica della città come Scutari e di Lezha e principati della Lega per tutto il tempo. E 'stato il fornitore leader di mercato di queste città con i cereali, ortaggi, salumi, olive, prodotti caseari, ecc. Avere una vasta attività antiturke del clero della Diocesi di Sapa e di sostegno del Vaticano per le attività politiche patriottiche quasi divenne l'epicentro dei principi della Lega e lo stesso Skanderbeg. Molti incontri con i principi albanesi nella torre fatta di Zadrima, molti eroe vacanze passate Zadrima torre. Dopo la morte di Skanderbeg, come tutti i principati albanesi furono conquistate dai turchi. La resistenza contro l'occupazione di questa regione è stato stoico e dedicato molte perdite in uomini, come la sua popolazione dimezzata. I sopravvissuti furono costretti a fuggire sulle montagne per sfuggire punizione. Clero cattolico, antiturke forze occidentali e patrioti albanesi hanno organizzato una antiturke potente movimento. Il suo epicentro è stato Zadrima provincia di intellettuali e dirigenti furono secolo euriditë. XVII. Tutta questa attività è stata il preludio di assembly che verrà organizzato in tutte le Arberi. Il primo convegno organizzato per consolidare e gestire rivolta antiturke Shënmërisë chiesa divenne il Mat il 7 novembre 1594, per progettare la rivolta antiturke progetto. Importante compito è stato caricato Nikole Mjekashi vescovo per garantire il supporto del papato e dell'impero austro-ungarico. Plezha Tome e Cavalieri Mark of Gender Zadrime è stato caricato compiti di organizzare e dirigere l'insurrezione. Per cercare alleati e le armi sono state inviate a Venezia Tome Plezha fantino. Il 3 febbraio 1595, Veneziani segretamente, Thomas ha incontrato l'inviato del Papa e lo ha presentato il progetto della rivolta e le richieste degli insorti 'ed esigenze. Da un rapporto del 4 maggio 1596 si apprende che i ribelli hanno attaccato Scutari e Lezha, ma non prima di numerose forze di Turchia, ma anche suddividendo i Veneziani ha introdotto tra gli insorti e le informazioni che ha dato dell'impero turco nei confronti di questa rivolta. Da queste informazioni rafforzato la costa turca. Per questo motivo albanesi tenuto un'assemblea in un'altra Shejtes Monastero Blinisht Zadrima Trinità, soprannominato Shandertat (At. Santatrinitatem).L'Assemblea ha chiesto l'assistenza di soccorso della monarchia Austro-Ungarico Turk, uno degli stati più potenti in quel momento. Ma ancora una volta, i Veneziani sequestrato relatori e l'albanese ha subito grandi perdite. Terza assemblea si è tenuta a Derjan interregionale del tappetino nel 1602. C'erano rappresentazione troppo ampia. Delle 14 province più importanti del nord dell'Albania, le regioni Oriente e il Sud di Suez. Ha deciso di tornare libertà al popolo, al momento di Skanderbeg. Anche il gruppo guidato da Bardhaj zadrimori Nikole Bardhi di Sapa.Dopo queste assemblee è stato un movimento di massa con più attività di propaganda organizzate da partiotët e clero cattolico. Inaugurato nelle scuole albanesi e gli insegnanti a diventare sacerdoti. Necessario immettere le idee rinascimentali di emancipare la società albanese del tempo, i libri sono stati pubblicati, le assemblee si sono svolte nella provincia di piccole aree di idee insurrezione andare al semplice uomo. Possiamo dire che questo movimento è stata una perfetta organizzazione di direzione intellettuali. A 20-30-40 anni, questo movimento ha raggiunto un elevato sviluppo sotto la guida di colleghi intellettuali incaricato di compiti ipeshkëvinjve Budi da Peter White Stone Mat e Franco Bardhi dal Nenshati Zadrima. In questo momento, l'Albania ha stabilito stretti legami con alcuni antiturke occidentali. Nonostante le pressioni dalle pressioni turche, sviluppare il commercio, scambio di merci e persone circolano principalmente attraverso l'aiuto del clero cattolico. Colombo portati in Europa dal mais seme America. E 'stato seminato per la prima volta in Italia e poi diffuse in tutta Europa. L'Albania fu seminato nella zona Blinishtit Zadrima. Questo ci dice Franco Bardi, nelle relazioni, nel 1641 (6 aprile), che affermano che in villaggi sparsi Zadrima grano e miglio, mentre nel settore della cultura sorgos Blinishtit, il che significa mais. E 'stata una prospera provincia di prodotti agricoli e alberi da frutto. Qui ci sono tutti i frutti cresciuti, escludendo argumet. Qui è un vitigno coltivato per gjashore lungo che si chiama "paese d'uva", che più tardi sarà meglio coltivare abitanti Kallmet e sarà battezzato con il nome di "uva Kallmeti". Franco Bardhi ci informa che la parrocchia di Santo Stefano del Blinishtit era ricca di tutte le parrocchie del nord dell'Albania. Va ricordato che l'allora Nord ha cominciato a Nis e si avvicinò a Zeta movimento sud-est di Vardar. Ma la pressione e la violenza dei governanti turchi nella zona non cessò. Anche la resistenza del popolo era invincibile. Questa resistenza ha portato a ingenti perdite in uomini e materiali. Una leggenda narra che i turchi hanno bruciato una fornace di calce truppe Zadrimorëve e le province di tutto il Mjede villaggio per costringere le popolazioni a tornare alla religione musulmana. Forse la tradizione è hiperbolizuar, ma mostra anche la stoica resistenza del nostro popolo per preservare etnia e in questo periodo era diventato una 'religione della patria "per gli albanesi, i due lati per proteggere Turco necessario e tutto questo STAMINA ideonin e alimentare il clero albanese pensiero teorico.
La resistenza di questa popolazione contro i Turchi e ha causato enormi perdite nel materiale. Durante la guerra la popolazione si è dimezzato. Coloro che sono rimasti sono stati costretti a fuggire verso le aree montuose circostanti per sfuggire alla scomparsa fisica. Terre erano deserte, i vigneti e le foreste scomparse sono state create. E 'anche shpopullua Shkodra, Lezha e si ridusse a un villaggio. In questo momento l'unico villaggio sinistra Blinisht 13 tribù, che si trovano nelle città, ma anche in altri villaggi in tutto Zadrimë, come Gjader o Nenshat. Centro regola Dukagjinis scomparso del tutto, e questo destino anche sofferto quasi Danja. Dopo 1506 apprendiamo che molti albanesi lasciare la provincia per le città, principalmente in Nord Illiria, in Italia e all'estero. Anno 1570 è riconosciuto come l'anno di entrata dei musulmani in città Zadrimë Lezha e Scutari. In questa regione vengono inseriti nelle terre abbandonate o cattolici spostohen per accoglierli. Nello stesso anno ha tentato di conquistare, ma non aveva caduti castelli e città in modo da entrare e uscire, avevano paura di rimanere. Qui è venuto il popolo di fede cattolica dalle montagne circostanti e dal Kosovo. I nuovi arrivati sono stati anche tra coloro che avevano lasciato in precedenza, quando i Turchi vennero e ora tornati alle loro terre, ma assimilati da parte dei paesi regionali provenienza. Ora si era aperta una profonda contraddizione tra i residenti della zona a rimanere in provincia ei signori feudali, ciascuna parte per difendere e l'altra a frodare. Dalla crescita della popolazione, con maggiore resistenza Highlanders antifeudale in particolare e in generale antiturke.Questo continua ad essere una provincia urbana, la circolazione di denso bili per il tempo. Su una locanda menzionati nel 1591 Zadrimë (karvanara), dove bujtin passeggeri di diversi operatori, principalmente dalle zone rurali del nord scambiato a Durazzo, Lezhe Shengjin, o più lontano. Questo albergo è stato nel Blinishtin vecchio molto prima di questa data di cui sopra. Fondazioni e le rovine di questo oggi si mangia nello stesso posto. Accanto a lui è ancora un vecchio aereo che ha punila eseguendo fino alle radici. Si tratta di oltre 600 anni. La fila tra residenti e locali signori feudali erano approfondito ulteriormente dopo l'arrivo degli alpinisti e l'unione di interessi tra i coloni ei nativi. Questa disputa costretto il sultano Suljemanin II a riconoscere questa regione una posizione privilegiata. Così nel primo Seicento Zadrima è stata dichiarata "Waqf" (di proprietà diretta del Sultano), il sultano del ricavato va direttamente a lei. Una ribellione era solo i residenti che ha fatto questo risultato per questa zona o per altri motivi? Si sa che questa è stata la provincia prospera di prodotti agricoli e bestiame. I prodotti caseari sono stati di qualità superiore in tutto l'impero turco, miele, uva, bukëfiket ha avuto anche la più alta percentuale di zucchero. Produrre tutti i tipi di frutta come fichi, morbido rotondo prugna, mela cotogna, pesche, mele, zerdeli, albicocca, oliva, pera, KIMC, melograno, ecc. Vini, formaggi, bukëfiket, burro, frutta conservati per l'inverno come la proprietà è andato direttamente a lui. Zadrima Xhabija e gestiti dalla qadi provincia nominato dal sultano per un certo tempo, naturalmente, calcolato in anni.Feudatari nazionali ed esteri in disaccordo con questa Ferman. Per vendicare e di forza non richiedono ulteriori zadrimorët questo privilegio in scena predatori e distruttivi come l'anno 1610, e altri più tardi. Da questa posizione dei signori feudali, in particolare quelle locali, il sultano Solimano II ei suoi successori sono stati costretti a racimolare 500 a 100 anni fermane tempio Zadrimën che tiene il sultano. Questo dimostra il grande ruolo economico e politico della Zadrima giocare a quel tempo come centro molto importante del clero cattolico, che molti turchi temevano, come la provincia che aveva combattuto la feudali più influenti locali, come una provincia che è stata tra le due città più importanti del nord del paese, che përshkohej da una rete urbana di buon tempo, come la porta principale della zona nord-orientale, che vanno dal nord del Kosovo. Così che una delle poche province dell'impero ottomano che si stabilirono sistema Timar.
Ma i signori feudali locali erano incompatibili con questo stato e fatto tutti gli sforzi per ottenere il possesso di loro. resi conto che il primo visir del Patriarcato di Scutari albanese, Mehmet Pasha bushatlinjtë Bushati da Scutari, il villaggio che portava il cognome. Si rese conto che il 80 secolo. XVIII. Ma di recente anche dopo che il governo ottomano fu costretto a riconoscere questa regione la posizione più il privilegio di avere con sua sorella, non arretrato il sistema Timar come prima. Ancora una volta vi era entusiasmato locali feudale, in modo venire con l'aggiunta di tasse e le vite degli abitanti del villaggio impoverito. Circostanze avevano iniziato la strada per creare primi del XVII secolo, divenne tesa a baldacchino e sono stati causa di una riduzione della popolazione in Zadrimë. Molte famiglie giunse alla città di Scutari, ma a Durazzo, Tivat e Dubrovnik (Ragusa). Ci sono state famiglie che hanno attraversato il mare e si stabilì a Trieste o Venezia. Se lo spopolamento del tardo Quattrocento e primo Cinquecento divenne per un breve periodo, è stato immediato, questa migrazione è stato lento. Luogo sicuro, poi diventato un lavoro che vivono di movimento. Questa migrazione ha quasi 200 anni, fino all'inizio del XIX secolo.Questo spopolamento non è stato così grande come la prima. I residenti che sono fuggiti e si stabilirono nelle città albanesi hanno dimostrato che proviene da una superficie di sviluppo, è dotato di trasporto cortesia di buon vicinato umanità, rispetto, tolleranza, amore per il lavoro e la conoscenza. Famiglie a basso reddito Zadrima divenne dominante nella città di Scutari. I nomi di tutti i villaggi Zadrima (escluso Blinishtin) dalla sua meridionale sakji Merqi, Raboshtë, Balldre fino alla periferia della città ascoltato famiglie, specialmente quelle intellettuali, hanno come cognome il nome di uno di questi villaggi a questo regione. Ogni tipo trovato a Ulcinj, Bar o Dubrovnik. Questa migrazione ha portato molti risultati negativi per questa provincia, come molti villaggi scomparsi come Zhavarrina, Kangagjeli, Bundeja, Raska, Dukaj, Bunejt, Upper Mjeda ecc. Alcuni di loro addirittura cambiato il paese a causa di malattia sterminare come vaiolo, il colera, mortai, hasalleku (una malattia sconosciuta), ma la piena del fiume Drin Gjader. Leavers è andato sulle colline e in luoghi al di sopra del livello del mare come Blinishti, Pistulli, Piraj, Pacrami, o giù dalle montagne e colline vicino alla strada come servizi Nenshati. In questo momento sono stati creati i villaggi Pacrami altri, Baqli, Fisher, ecc Shelqeti
z.Pjetër Gjoni
P.Danjel Dajani
La sua vita fu strettamente intrecciata, specie nella fine, a quella di padre Giovanni Fausti; Daniel Dajani nacque il 2 dicembre 1906 a Blinisht (Zadrima, Albania) e studiò nel Seminario Pontificio di Scutari, diretto dai padri della Compagnia di Gesù.
A 20 anni, l’8 luglio 1926, entrò nel Noviziato dei Gesuiti a Gorizia, poi studiò filosofia dal 1931 al 1933 a Chieri (Torino); insegnò nel Seminario di Scutari nel 1934-1935 per ritornare a Chieri nel 1937-1939 a studiare teologia.
E a Chieri fu ordinato sacerdote il 15 luglio 1938, di nuovo nel 1940 tornò nel Seminario di Scutari come professore e impegnato nell’attività pastorale della ‘Missione volante’.
Il 2 febbraio 1942 fece la sua professione religiosa, proseguì per tre sconvolgenti anni a fare l’insegnante in Albania, scossa dalla Seconda Guerra Mondiale e occupata dai tedeschi; quando le truppe di Hitler si ritirarono alla fine del 1944, subentrarono al potere i partigiani comunisti comandati da Enver Hoxha (1908-1985), che influenzati dai bolscevichi russi, presero a mettere in atto una campagna di discredito e soprusi nei confronti dei cattolici ed in particolare dei Gesuiti.
Pertanto quando padre Daniel Dajani fu nominato Rettore del Seminario Pontificio nel settembre 1945, non poteva esserci un periodo peggiore, perché ormai era in atto una vera e propria persecuzione contro i cattolici e gli ecclesiastici.
Infatti il 31 dicembre 1945 fu arrestato insieme a padre Giovanni Fausti, da otto mesi Vice Provinciale dei Gesuiti in Albania e insieme ad altri furono sottoposti ad un processo farsa, con l’accusa non provata da testimonianze, di essere politicanti traditori della nazione, asserviti agli occidentali e spie del Vaticano; pertanto il 22 febbraio 1946, i due gesuiti insieme ad un altro sacerdote e due seminaristi vennero condannati a morte.
Furono fucilati all’alba del 4 marzo 1946 dietro al cimitero cattolico di Scutari, gridando “Viva Cristo Re!”. Il loro martirio fu conosciuto da subito in tutto il Paese e in Europa, ma solo dopo il crollo del regime comunista in Albania, che ne aveva fatto lo Stato più ateo al mondo, si poté avviare l’inchiesta diocesana sul loro martirio.
Il 10 novembre 2002 nella cattedrale di Scutari, si è aperto il processo diocesano per 40 martiri, testimoni della fede, uccisi quasi tutti durante la persecuzione comunista fra cui padre Daniel Dajani gesuita, figlio della terra d’Albania.
Autore: Antonio Borrelli
TRE GESUITI "SERVI DI DIO"
Sono due sacerdoti e un fratello martirizzati in Albania per fedeltà a Cristo Gesù e alla Chiesa.
Il 10 novembre 2002 nella Cattedrale di Scutari è stato costituito il Tribunale ecclesiastico per 40 testimoni della fede uccisi in Albania quasi tutti durante la persecuzione comunista. Tra questi anche tre Gesuiti.
Se il processo confermerà che sono stati uccisi per la loro eroica testimonianza di fede, saranno proclamati martiri della chiesa cattolica in Albania.
P. Gjon Fausti S.I.
È nato il 19 ottobre 1899 a Brozzo (Brescia) e ordinato sacerdote diocesano (Diocesi di Brescia) il 9 luglio 1922. È entrato nel Noviziato dei Gesuiti a Gorizia il 30 ottobre 1924.
È stato a Scutari nel Seminario Pontificio dal 1929 al 1933 come professore di filosofia e teologia e poi in Italia dal 1934 al 1942 soprattutto all'Aloisianum di Gallarate come professore di filosofia, dove ha fatto la professione degli ultimi voti il 2 febbraio 1937.
È stato rettore del Seminario Pontificio di Scutari e professore di filosofia dal 1942 al 1945.
Nominato Viceprovinciali per l'Albania nel maggio 1945, fu imprigionato il 31 dicembre dello stesso anno, ed è stato fucilato il 4 marzo del 1946 a Scutari.
P. Daniel Dajani S.I.
È nato a Blinisht (Zadrima-Albania) il 2 dicembre 1906, è stato alunno del Seminario pontificio di Scutari ed è entrato nel Noviziato dei Gesuiti a Gorizia l'8 luglio 1926.
Ha studiato filosofia (1931-1933) e teologia (1936 - 1939) a Chieri (Torino).
È stato mandato a Scutari nel Seminario Pontificio per il periodo di tirocinio (1934-1935).
Dopo l'ordinazione sacerdotale a Chieri il 15 luglio 1938, tornò a Scutari nel Seminario Pontificio dal 1940 come professore e impegnato nell'attività pastorale della "Missione volante".
Ha fatto la professione degli ultimi voti il 2 febbraio 1942. Nominato rettore del Seminario Pontificio nel settembre 1945, è stato imprigionato il 31 dicembre dello stesso anno e fucilato il 4 marzo 1946 a Scutari.
Fr. Gjon Pantalija S.I.
È nato il 2 giugno 1887 a Prizren (Kossovo), cugino della beata Madre Teresa di Calcutta, è entrato nel Noviziato dei gesuiti a Soresina (Italia) il 29 ottobre 1906 per essere Fratello (non sacerdote).
A Scutari dal 1909 ha svolto nel Collegio Saveriano vari compiti (insegnante nella scuola elementare, direttore del coro e della banda, regista di teatro, amministratore delle riviste "Messaggero del S. cuore" e "Leka") e ha collaborato come catechista anche nelle attività della "Missione volante".
Gesuita molto conosciuto, stimato e amato a Scutari, durante i primi mesi della persecuzione comunista cercò di aiutare in ogni modo i sacerdoti che erano già stati arrestati.
Imprigionato pure lui nell'ottobre 1946, fu sottoposto a crudeli torture per quasi un anno fino alla sua morte nel settembre 1947 a Scutari.